Le magliette di Fomento
Le magliette Vagin sono acquistate vergini per poi essere stampate a mano a Bologna da Fomento, Federica e Giorgio.
Siamo andati a curiosare intorno alla magica arte della serigrafia, una delle tecniche artigianali che si utilizza per decorare i capi d’abbigliamento.
In primo luogo ci vuole un impianto rotante come questo, con un telaio per ogni colore. Nel nostro caso sono 4 colori: rosa, viola, azzurro e arancione.
La maglietta si adagia su un ripiano ben stesa, si passa la vernice sopra la maglietta attraverso i telai con una grossa spatola e si asciuga, ripetendo tutto il procedimento due volte per ogni colore.
Ogni maglietta viene passata sotto una piastra che cuoce totalmente l’inchiostro e lo fa polimerizzare, così la vernice si attacca direttamente alla fibra.
Da profani abbiamo chiesto tutto quello che non sapevamo a proposito di questa tecnica, ma sopratutto: perché nonostante non sia bucato passa il colore? Così abbiamo scoperto che in ogni telaio la parte blu tappa, mentre dove c’è la forma è vuoto, c’è una retina di nylon che è “microbucata ma bucata” (cit. tecnica).
Per ottenere un telaio con le forme desiderate, si stampano dei fogli lucidi trasparenti, con il logo o quello che preferisci a blocchi neri, monocolore. Il telaio all’inizio del trattamento è bianco e vi si passa la gelatina fotosensibile. Una volta che il telaio è asciutto si mette il foglio lucido sopra il nero in modo che combaci perfettamente. In seguito, si mette il telaio sotto la luce UV con il foglio sopra: dove batte la luce si cuoce la gelatina che diventa blu, dove è coperto dal colore nero non si cuoce e si lava, così la gelatina non cotta viene via e il telaio è pronto!
Quante magliette si fanno con un telaio?
Dipende come lo si tratta, con questo ne facciamo più o meno 120 - 130. Può capitare che il telaio si rompa perché perde di tensione e in quel caso bisogna riprodurre il processo.
Ringraziamo di cuore Federica e Giorgio per ogni infornata, ogni maglietta è piena d’amore e di sane imprecazioni.